Psicomotricità

“Si può conoscere di più su una persona in un’ora di gioco che in un anno di conversazione” Platone

La psicomotricità è una pratica educativa e di aiuto che si rivolge ai bambini dell’età evolutiva che mostrano fatiche negli aspetti motorio, emotivo e cognitivo. In particolare la psicomotricità supporta e sostiene:

  • le difficoltà nello sviluppo motorio quali impaccio motorio, coordinamento, motricità fine
  • la gestione di emozioni quali paura, rabbia, aggressività (difficoltà emotive)
  • stati consolidati di insicurezza, inibizione, iperattività, opposizione (difficoltà relazionali) 
  • le difficoltà nello sviluppo cognitive (logica, attenzione, spazialità, temporalità)

L’obiettivo della psicomotricità è quello di favorire lo sviluppo armonico del bambino nel suo essere corpo, mente ed emozioni e di lavorare sugli aspetti deficitari attraverso il GIOCO, quale strumento di espressione, comunicazione, apprendimento e conoscenza.

In sintesi questi gli obiettivi:

  • Favorire lo sviluppo delle abilità motorie
  • Promuovere l’espressività corporea individuando eventuali problematiche d’inibizione motoria
  • Aumentare la consapevolezza corporea, favorendo la strutturazione dello schema corporeo e la regolazione tonica
  • Promuovere il controllo dell’aggressività ed impulsività e individuare eventuali disturbi comportamentali
  • Incrementare la capacità attentiva e individuare eventuali disturbi dell’attenzione
  • Promuovere le tappe principali della socializzazione (rispetto delle regole, rispetto del turno, capacità di collaborare con il gruppo dei pari, etc.)
  • Favorire l’acquisizione dei prerequisiti fondamentali dell’apprendimento della letto-scrittura e del calcolo
  • Sviluppare competenze quali:
    • Spazialità (nozioni spaziali su consegna verbale, orientamento nello spazio di sé stessi e degli oggetti, confronto dimensioni e distanze, seriazione, ricomposizioni immagini, riconoscimento di forme geometriche/non geometriche, conoscenza dello spazio gestuale)
    • Temporalità (confronto tra la durata di suoni, delle parole, delle situazioni);
    • Competenze dell’atto prassico (pianificazione, ideazione ed esecuzione);
    • Operazioni matematiche concrete (calcoli pratici che mimano operazioni della vita quotidiana)
    • Rappresentazioni delle lettere/ parole (rappresentazione con il corpo o oggetto psicomotorio delle lettere nei vari caratteri)